Qualche settimana fa ho dovuto cambiare il portatile per le mie attività di digital working.
Quello che utilizzavo abitualmente non era particolarmente vecchio, essendo del 2011. Ma per il tipo di lavoro che svolgo, mi stava diventando stretto. Molto stretto.
Come doveva essere il nuovo portatile? Doveva possedere almeno queste caratteristiche:
- Veloce
- Multitasking all’ennesima potenza
- Portatile
- Con un’autonomia valida
La mia scelta? Un MacBook Pro Retina da 13 pollici, processore 2.4 GHz Intel Core i5, e memoria di 8 GB.
Premessa Numero 1
Questa non è una recensione da “esperto” smanettone, raccolgo solo le mie impressioni di utilizzo dopo più di due mesi, in base alle mie attività. Il mio articolo vuole essere di aiuto alle persone che sono in procinto di fare un acquisto di questo tipo.
Premessa Numero 2
Non sono un Apple Fan. Anzi. Potrei essere definito un Giuda Apple. Visto che tre anni fa ho deciso di “tradire” il mitico iPhone per passare a un Samsung Android. Dico questo per sottolineare che adoro acquistare ciò che mi semplifica la vita e il mio lavoro, senza badare alle mode o alla popolarità. Non credo che qualsiasi cosa che riporti il logo di una mela sia sinonimo di efficienza e qualità.
Velocità e Multitasking
Avevo un pc windows ormai spremuto fino al midollo. Nonostante pulizie di ogni tipo e diverse formattazioni, non riusciva a sbrigare con rapidità tutte le operazioni che solitamente svolgo durante il mio lavoro.
Passare 8 anche 10 ore al giorno su un dispositivo, significa avere pretese che altri non hanno. La mia esigenza è quella di accendere un portatile, e utilizzarlo immediatamente. Sospendere il lavoro e riprenderlo altrettanto velocemente. Senza aspettare aggiornamenti di ogni tipo, dall’antivirus a java ad altri update. Con il MacBook Pro 13″ ho detto addio a tutte queste attese. E’ incredibilmente reattivo, passano pochi secondi dall’accensione e sono subito online e operativo.
E’ veramente multitasking, ultimamente con il vecchio pc non riuscivo nemmeno ad aprire più di 6/7 tab di Chrome senza subire rallentamenti. Per non parlare del fatto che trovandomi spesso nella condizione di utilizzare contemporaneamente un programma di editing video o foto, il browser, skype e qualche altro programmino, mettevo ancora più a dura prova il vecchio portatile.
Ora la mia resa lavorativa è migliorata notevolmente. Per non parlare del fatto che ho “scoperto” e continuo a scoprire programmi per il MacBook Pro che mi hanno semplificato la vita, uno di questi è Final Cut Pro X. Ma di questo ne parlerò in altri articoli.
Un portatile davvero portatile
Porto in giro il MacBook Pro sempre, sembro quasi una specie di Paguro digitale.
Dentro lo zaino ci sono bottigliette d’acqua, macchina fotografica e presto videocamera, smartphone, carica smartphone, bloc-notes e agenda (sì uso ancora carta e penna!). Con un portatile pesante avrei dovuto considerare l’acquisto di un trolley! 😉
I miei spostamenti: spesso in auto, talvolta sul treno, a volte anche a piedi. In sintesi, avevo bisogno di un portatile leggero. Per questo agli inizi ho pensato a un MacBook Air. Soluzione in seguito scartata per la mancanza di alcune porte di connessione e per la mia necessità di maggiore potenza di calcolo.
Il MacBook Pro Retina 13 pollici invece è realmente leggero, un chilo e mezzo circa!
Mi posso portare persino il caricabatterie (è un’evenienza, il più delle volte non mi serve neppure) senza appesantire lo zaino. E’ talmente leggero che quando sollevo lo zaino mi viene spesso il dubbio di non averci messo dentro il Mac 😉
Autonomia reale e non da manuale d’istruzioni
Quante volte ci facciamo ingannare da una dichiarata autonomia sbalorditiva? Poi ci accorgiamo che per allungare l’autonomia si deve togliere il wi-fi, connessione dati, luminosità schermo al minimo, niente musica, niente film, insomma, un portatile Clementoni (con tutto il rispetto per i bellissimi portatili per bambini Clementoni).
Ebbene con il MacBook Pro riesco a lavorare una giornata intera ricaricandolo di notte o di sera mentre uso il tablet o guardo un film in tv.
Oltre ad apprezzare la durata della batteria, trovo ancora più sbalorditiva la velocità di ricarica. In un’oretta di ricarica è già quasi all’80%!
Un investimento costoso
La nota dolente? Il prezzo ovviamente. Ho speso tanto, veramente tanto. Più di 1000 € per un portatile è pura follia. Ma non riuscivo a trovare un pc più economico con tutte le caratteristiche che ho elencato in precedenza. Alcuni sono leggeri ma non durano tantissimo. Altri hanno un’autonomia incredibile ma non sono portatili. E poi windows 8…non riesco proprio a lavorare con questo sistema operativo. E’ un mio limite lo ammetto. Ma il portatile è un ufficio mobile. Se non ti trovi bene nel tuo spazio lavorativo il rischio è che si trasformi in una specie di cella. Non ho parlato dello schermo Retina. Confermo che anche i miei occhi ringraziano per l’acquisto. Nonostante le tante ore passate davanti a uno schermo, non soffro di affaticamento agli occhi.
Ma ne vale davvero la pena? Sicuramente per la mia vita lavorativa è stata una scelta che non rimpiango. Anzi, rimpiango non averla fatta prima.