
L’articolo delle strategie e dei trend da adottare sui social media arriva puntuale ogni anno su tutti i blog del settore. Da Tik Tok alle Stories passando per… Pornhub, ecco qualche idea interessante.
Sperimentare, divertirsi (ma non fare cose da oratorio) su Tik Tok
Oddio! Non ho un profilo su Tik Tok! E poi mi spaccio per consulente di strategie social ecc, ecc.
D’altra parte, non so ballare, non so cantare e non so raccontare barzellette (che tristezza). Sarò mica vecchio per Tik Tok?
La maggior parte degli utenti di TikTok ha meno di 35 anni. Sono 500 milioni gli utenti attivi, è il nono social network più grande e la terza app più scaricata nel primo trimestre del 2019. Numeri impressionanti.
Dilaga tra i miei alunni (14-16 anni), ne vanno letteralmente pazzi; ma per le aziende ha senso? Provo ad abbozzare una risposta, anche se non sono esperto di Tik Tok (ripeto, non ho nemmeno un account): se il target è molto giovane perché no? Perché non pubblicare qualche video come questo qua sotto, magari coinvolgendo il team aziendale.
@brentrivera I can’t believe we did this 😂😂🎄 HAHAH
♬ original sound – brentrivera
Ecco, solo una raccomandazione: niente improvvisazioni puerili e cose da oratorio (senza offesa per gli oratori, fondamentali centri di aggregazione sociale per i giovani). Mi riferisco a certe scenette mal riuscite, a volte di dubbio gusto e dalla risata grossolana.
Lo so, ti aspetti un esempio… lo stavo per fare, riguarda un personaggio pubblico molto popolare ma… mi autocensuro.
Storie, storie e ancora storie su Instagram
Nel 2016, Instagram ha introdotto Stories – una funzione simile a SnapChat che offre agli utenti un nuovo modo di condividere momenti della loro vita quotidiana. Dalla sua uscita, quasi la metà del miliardo di utenti mensili di Instagram sono attivi su Instagram Stories.
L’importante, anche in questo caso, è farle bene le stories. Vale lo stesso discorso fatto poco sopra per Tik Tok.
L’ideale sarebbe produrre contenuti aziendali come questo:
Il bello della diretta
Possiamo fare dirette su Facebook, su Instagram, su YouTube, mancano le dirette via email e poi le avremo dappertutto.
Sono amate dall’algoritmo di Facebook, quindi il tuo pubblico ha maggiori possibilità di vedere un tuo video in diretta rispetto a un video registrato.
Secondo un sondaggio dell’Interactive Advertising Bureau, il 47% dei visualizzatori di video in streaming in tutto il mondo sta guardando più video in diretta rispetto a un anno fa.
Il 44% ha dichiarato di guardare meno programmi TV in diretta a causa dello streaming live.
Conclusione? Meglio farle le dirette, le differite sono roba del passato ormai.
Didascalie più lunghe nelle immagini postate su Instagram
Secondo alcune ricerche la lunghezza media delle descrizioni è più che raddoppiata dal 2016 e quelli con le caption più lunghe hanno ottenuto maggiori risultati nell’engagement.
Meglio quindi investire qualche minuto in più e comporre testi creativi e accattivanti, in modo tale da conferire ai contenuti pubblicati su Instagram un valore aggiunto più importante.

Farsi una risata ogni tanto
L’uso dell’umorismo fa bene nella vita, marketing compreso. Se stai cercando un social media manager per la tua azienda, forse sarebbe meglio verificare, tra le varie competenze, se possiede il senso dell’umorismo.
Più risate e sorrisi strappi alle persone, più possibilità ci sono di aumentare follower e ricondivisioni.
Sono convinto che PornHub riesca ad avere così tanti accessi giornalieri grazie a vignette come queste e non per i documentari sul sesso che ospita (!).
