Dare un nome al proprio sito richiede attenzione, è la prima impressione quella che conta, questa legge vale anche nel web.
In questo articolo parlavo dell’opportunità di scegliere il nome e cognome come nome del sito, oppure inventare un brand tutto nuovo.
Keep it Easy
Il nome del sito deve essere breve, facile da ricordare, e semplice da digitare. Magari il nome che volevi assegnare al tuo dominio è stato preso, per differenziarlo meglio non usare i trattini, piuttosto aggiungi qualche parola. I trattini si dimenticano facilmente.
Keywords
Se hai optato per un brand, sceglilo in modo tale che contenga le parole chiave inerenti agli argomenti che tratti o dei quali sei competente. E’ già un ottimo punto di partenza.
Prendi in considerazione altre estensioni
Registra il nome del sito anche con altre estensioni, se puoi. E fai un redirect sull’indirizzo principale. In questo modo eviti che altri utilizzino il tuo nome. Oltretutto puoi correggere eventuali errori di digitazione dell’url da parte degli utenti. Sai quanti cliccano SocialDaily.com invece dell’originale (!) SocialDaily.it?
Un aiutino fa sempre piacere
Non hai le idee chiare sul nome, oppure quello che hai scelto è già stato preso? Prova questi due servizi online, se immetti una o due parole chiave è in grado di individuare diverse alternative combinandole tra loro. Ho fatto un test con un nome per un sito che mi balena per la mente, e le idee suggerite sono state veramente tante!
Quale estensione scegliere?
Se è libero il punto com, corri a prendere il tuo dominio con questa estensione. E’ senza dubbio quello più polare tra le estensioni.
Ti è mai successo di digitare un sito senza sapere cosa mettere dopo il punto? Personalmente metto sempre “.com”.
Non avere paura di sbagliare il nome
L’ultimo consiglio? Non avere paura di sbagliare il nome. Del resto anche Google è stato un errore. Sì, hai letto bene!
Riporto da Wikipedia l’origine del nome Google
I due fondatori, Page e Brin, hanno cercato un nome con cui si potesse rappresentare la capacità di organizzare l’immensa quantità di informazioni disponibili sul Web; avevano bisogno di un’iperbole.
Utilizzarono un nome già esistente: Googol, termine coniato dal nipote del matematico statunitense Edward Kasner nel 1938, per riferirsi al numero rappresentato da 1 seguito da 100 zeri. A Page e Brin sembrò perfetto come metafora della vastità del web.
I due fondatori avevano intenzione di chiamare il neonato motore di ricerca proprio Googol, ma al momento della registrazione, non sapendo come si scrivesse esattamente, scelsero”Google” anziché “Googol”.
La loro collega a Standford li avvertì solo il giorno dopo dell’errore ma il dominio era ormai registrato e lo lasciarono tale.
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