Ti tranquillizzo subito, questo non è il solito post autoreferenziale che il “bravo” blogger scrive periodicamente, ogni volta che raggiunge particolari traguardi.
Non ho assolutamente intenzione di riportare quanti followers ho raggiunto (sai quanto conta!) o il numero di utenti al giorno che visitano il mio sito.
Tuttavia, dopo due anni esatti di Social Daily, e dopo aver pagato la fattura (sigh) al provider che ospita il mio sito, qualche pensiero riguardo alla scelta di aprire un blog arriva spontaneo. Voglio condividere queste idee in un articolo scritto quasi di getto, per evitare che la razionalità influisca sul post, rendendolo meno spontaneo.
Aprire un blog, quali i vantaggi?
Ti faccio un’anticipazione, presto scriverò un articolo, si chiamerà: Come guadagnare con un Blog…tanti amici! Prenderò in giro i soliti articoli (tutti uguali) che raccontano mega-balle, del tipo: ora mentre ti scrivo, sono in una spiaggia caraibica e mi sorseggio un cocktail in riva all’oceano, devi sapere che grazie al mio blog guadagno milioni di euro!
Io ti scrivo da casa mia, vivo in affitto e faccio fatica a pagarmi le spese con la mia attività sul web. Però effettivamente anche io sono vicino a una riva: quella del lago di Como, visto che abito a 3 km dalla sponda lecchese. Ma con il blog non ho guadagnato milioni di euro. Bensì decine di tesori!
Sì, perchè se è vero il detto (ed è vero) che chi trova un amico trova un tesoro, posso tranquillamente affermare che con il blog, sempre se sei una persona amichevole, puoi guadagnare decine di amici! Ok, non saranno quel genere di amici per i quali doneresti anche il tuo rene, ma sono persone importanti che incontri sulle strade del web (parafrasando il blog di Ale Toni, una mia amica del web appunto).
Con questi amici ci si fa compagnia a vicenda, fra un post e uno share, tra un social e un selfie, tra un tweet e un pin. Ci si confronta, si discute…si passa parte della propria vita insieme, in un modo o nell’altro.
Aprire un blog, quali i sacrifici?
Un sacrificio l’ho anticipato nell’introduzione: è il costo del sito stesso. In tempi magri come questi, anche una fattura di poche decine di euro, soprattutto nel periodo natalizio, può essere fastidiosa.
Ma il sacrificio più grande, se è vero il detto (ed è vero) che il tempo è denaro, sono i minuti dedicati a scrivere per il proprio blog, nonostante le ore trascorse per scrivere sui blog (sui social, sulle email, sulle newsletter) degli altri (mi riferisco ai clienti).
Ci sono serate, come questa, che vorrei trascorrere completamente con la mia fidanzata, con la visione di un bel film, in compagnia di un buon libro, o di fronte a una birretta (ma anche due) con gli amici, oppure a pregare o meditare. Ma allora perchè decido di dedicare parte del mio prezioso tempo al blog? Non lo faccio solo per il personal branding o per la reputation web content strategy o per qualche altra diavoleria strategica dal nome anglosassone.
Aprire un blog: ma cosa aspetti ad aprirlo?
Scrivo sul mio blog perchè mi fa sentire bene! Descrivere la soddisfazione che si prova dopo aver pubblicato un articolo? E’ magia!
Credo sia la stessa sensazione del pittore quando mette la firma sul suo quadro appena concluso, del cuoco quando serve a tavola, dell’ingegnere quando vara il suo progetto, o del venditore quando ha conquistato la fiducia di un cliente.
Si chiama realizzazione, non ha a che fare con i soldi, è del tutto disinteressata, è come tornare bambini ed è una gioia immensa che vale qualche sacrificio.