SPS Italia è una delle più importanti fiere internazionali nel campo dell’automazione elettrica che si tiene ogni anno a Parma. Quest’anno è riuscita a superare i successi delle scorse edizioni, aumentando il numero di visite ed elevando la qualità dell’evento in generale. Parte di questo successo lo si deve anche a un’efficace strategia di social media marketing.
#spsitalia 2014 ingrana la quarta e conquista il podio dell’#automazione! Crescono visitatori +17%, espositori +13% e spazio espositivo +20%— SPS Italia (@spsitalia) 22 Maggio 2014
Ho partecipato alla fiera lo scorso maggio, grazie ad Alumotion, un’azienda milanese specializzata in applicazioni robotiche per migliorare la produttività di piccole, medie e grandi imprese.
Seguendo la parte dedicata ai social media per Alumotion, sono entrato in contatto con i responsabili della comunicazione della fiera SPS. In particolare con Giulio Pizzuto, al quale ho fatto alcune domande per comprendere meglio il lavoro svolto dal team di SPS dal punto di vista della comunicazione sul web.
Intervista a Giulio Pizzuto, responsabile Web Marketing SPS IPC Drives Italia
Qual è stato l’obiettivo che vi siete prefissati attraverso la campagna di comunicazione sui social media?
Brand Awareness, aumentare l’engagement con i nostri interlocutori, favorire l’aumento delle registrazioni online e la costruzione di un “filo diretto” con l’organizzazione della fiera sono stati gli obiettivi delle nostre campagne.
Avete puntato maggiormente su uno o più social media, oppure avete distribuito lo stesso impegno su tutti quelli utilizzati?
Come SPS gestiamo un account Twitter, una pagina Facebook, un gruppo Linkedin e una pagina Google+. Il canale privilegiato resta Twitter, il più utilizzato dalle aziende del settore e veicolo di notizie sull’organizzazione della fiera e aggiornamenti “live” durante i tre giorni.
#spsitalia 2014 su Twitter: presenza entusiasta e massiccia! Grazie a tutti i cinguettatori! 🙂 Ecco gli # più usati: pic.twitter.com/NizCkO8GTn — SPS Italia (@spsitalia) 22 Maggio 2014
In seconda posizione, a parità di impegno ma con diversi contenuti e strategia, direi Linkedin e Facebook.
Google+ è l’ultimo arrivato, creato come spesso accade più a scopo SEO/SEM che veramente social, ma anche qui stiamo iniziando a dare maggiore continuità alla nostra attività. Abbiamo naturalmente anche un canale YouTube e dall’edizione appena passata un profilo Instagram creato per gestire il contest fotografico #spsitalia!
Qual è stata la sorpresa più grande che non avevate preso in considerazione?
Una cosa che ci ha (positivamente!) sorpreso è stata la crescita delle adesioni al nostro gruppo Linkedin. A giugno 2013 erano 523, oggi a quasi un anno siamo a 766! La crescita di questo network ci da molta fiducia e infatti stiamo pensando di rafforzare la nostra presenza su questa piattaforma.
Avete incontrato delle difficoltà nella vostra comunicazione sui social? Se sì quali?
La sfida principale resta quella dell’engagement, ovvero di stimolare delle conversazioni e creare community sulle varie piattaforme. Su questo pensiamo di avere ancora molto lavoro da fare, ma siamo ambiziosi e crediamo di potercela fare! Un’altra difficoltà più spicciola è banalmente quella delle risorse: la gestione dei social media è un’attività decisamente time-consuming e non sempre riusciamo a dedicare l’attenzione che vorremmo 🙂
Avete adottato una strategia e vi siete attenuti a quella per tutto il tempo, oppure avete cambiato a seconda dei riscontri che avete ottenuto?
Sulla base dei maggiori feedback ricevuti abbiamo cambiato lo stile comunicativo, rendendolo più informale e semplice che in passato. Detto questo, la nostra macro-strategia è molto semplice: suddivisione dei contenuti sulla base del canale e calendarizzazione dei post secondo una schema che chiaramente prevede una crescita con apice in aprile-maggio.
La mia percezione è stata quella di un’interazione maggiormente verticale, ovvero tra le aziende ed SPS, mentre quella orizzontale, tra le varie aziende presenti, è sembrata meno incisiva. Mi confermi questa impressione?
Si, mi sento di confermare la tua impressione.
In base alla tua esperienza, il settore dell’automazione industriale deve investire sul social media marketing, oppure deve continuare con le forme di marketing tradizionali?
Credo che nel marketing mix di oggi ignorare i social media sia una scelta miope e che sia fondamentale impegnarsi oggi per non restare tagliati fuori in futuro. Questo va fatto con le stesse regole che valgono per il resto del markcom (obiettivi concreti, strategia e competenza) e senza “presunzione”. Lo stesso mix non vale per tutti i settori e all’interno dello stesso settore non vale per tutte le aziende. Fare social media marketing per l’automazione ha di sicuro un valore diverso che, per esempio, per il food o l’entertainment. Ma resta una possibilità in più che merita di essere esplorata, perché in fondo sui social ci siamo tutti, come persone e come consumatori/produttori di contenuti.
Ringrazio Giulio e il team di SPS, per la disponibilità.
Tornerò sul tema fiera e social media, raccontando la mia esperienza in riguardo.
Concludo l’articolo con questo video in timelapse che i ragazzi di SPS hanno pubblicato per raccontare l’allestimento della fiera in un…minuto!