Lo scorso dicembre vengo contattato dal team di SEMrush Italia. Mi parlano della loro rubrica “la domanda all’esperto”. Il tema: quali passi dovrebbe compiere un’azienda prima di iniziare le sue attività quotidiane sui social?
Inizialmente ho creduto che dovessi farla io la “Domanda all’Esperto”. E invece no, l’espertone in questione era proprio il sottoscritto. Prima di vedere la mia video-risposta, lunga ben 9 minuti, ecco le mie considerazioni sull’argomento.
Cominciare una campagna di Social Media Marketing: gli errori da evitare
Se si parte male, affidandosi a individui poco professionali, i cosiddetti cuggini del web, pensando che una strategia improvvisata possa essere sufficiente a raggiungere il proprio obiettivo, il rischio è quello di fare danni difficili da recuperare.
Non credere che una piccola azienda sia esente da questo rischio, gli epic fail valgono per le grandi società quanto per le piccole startup.
Ho come l’impressione che ancora molte, troppe imprese, non riescano ad adottare una strategia equilibrata e realista. O fissano obiettivi irrangiungibili, magari basati sulla falsa credenza che una sola risorsa possa raggiungerli, oppure non ne fissano proprio, annebbiati da idee confuse e poco importanti (vedi alla voce tanti followers, zero conversioni).
In questa infografica riassumo 4 errori da evitare quando si lancia una campagna di social media marketing (per crearla ho preso ispirazione da questo articolo).
Quando un brand decide (finalmente) di essere presente online, è necessario che impari a fare i conti con un ambiente in cui l’esposizione è maggiore.
Online, infatti, le dinamiche sono diverse rispetto ai media tradizionali, non bisogna mai perdere di vista che ci si trova in una piazza virtuale (espressione inflazionata quest’ultima), in cui il numero di utenti è vastissimo, in cui successi e débacle si amplificano assumendo conseguenze imprevedibili.
Un libro che ho sempre sul comodino è l’Arte della Guerra di Sun Tzu. Un manuale di strategia militare che in realtà ben si adatta ad ogni area umana, marketing e comunicazione compresi.
Tra le varie “lezioni” da apprendere nel manuale di Sun Tzu: la conoscenza del “campo di battaglia e degli avversari” fa la differenza per la vittoria. In altre parole, devi lasciare al “caso” meno variabili possibili.
Nonostante nel social media marketing esperimenti e creatività siano benvenuti, una conoscenza accurata dei propri punti di forza, del campo di battaglia (il web) e degli avversari (i competitor), portano alla vittoria e al successo.
In realtà il manuale di Sun Tzu prende in considerazione la guerra come ultima ipotesi. E qui arriva una buona, una buonissima notizia. La collaborazione con gli altri competitor, come sostiene Lisa in questo post, il più delle volte si rivela l’arma migliore. Migliore rispetto alla competizione esasperata o addirittura alla guerra.
Quali passi dovrebbe compiere una società prima di iniziare le sue attività quotidiane sui social?
Avevo trattato questa tematica anche in questo articolo.
Non esiste a mio avviso una vera e propria scaletta, i punti che elenco nel video si influenzano a vicenda. Un esempio pratico? Ho messo l’identificazione del tone of voice come ultimo punto ma in realtà si tratta di un elemento fondamentale, in grado di influenzare anche il passaggio dedicato al monitoraggio dei concorrenti.
Ma basta con gli spoiler, ecco il video, buona visione!
Parlerò di questo e di tanto altro durante il workshop #ParlaComePosti con la coach ed esperta di Public Speaking, Chiara Alzati.
Per info e biglietti ecco il link 👉🏻 http://bit.ly/ParlaComePosti