Si sta diffondendo a macchia d’olio. E’ virale, contagioso e aggiungerei divertente. Sto parlando di Blab, il nuovo servizio di streaming online.
Nonostante il mio innamoramento fulmineo per Periscope, ne parlavo in questo articolo, devo dire che ho già perso la testa per Blab. Vuoi scoprire perchè tanto entusiasmo? Continua a leggere il mio articolo e se ti va, aggiungimi tra i tuoi contatti (sono disponibile per provarlo insieme a te).
Dalla solitudine alla… compagnia “social”.
Mi sono iscritto tre giorni fa. Ho provato diversi Blab, ho cercato altri blabbers italiani. Eppure niente. Il deserto dei tartari in confronto era una spiaggia di Rimini a Ferragosto.
D’altra parte Blab ha iniziato a spopolare nel resto del mondo verso la metà di agosto, quando in Italia ancora ci si gode le meritate ferie. Successivamente, dopo aver preso parte a una conference call con due gentili signorine americane, entrambe fornite di un super slang americano piuttosto incomprensibile e ad un’altra conference con strani nerd degni di The Big Bang Theory, ecco la Blab conference che cercavo. Insieme a Luca Bozzato e al mitico Pedro Caramez partecipo a una sessione di blab notturna, davvero molto interessante, che mi ha permesso di capire meglio questo servizio di streaming online.
Ieri ho riprovato ed ho partecipato ad altri Blab incontri. Uno dei quali con Susanna Moglia, che ha scritto un bellissimo articolo su Blab, e Paola Chiesa l’ideatrice del bellissimo progetto #Adotta1Blogger.
Dopo questi incontri ho deciso di scrivere le mie impressioni e qualche consiglio prima di iniziare a blabbare (adoro questo neologismo).
Come al solito, solo iOS e Desktop, per Android bisogna aspettare
Anche per Blab, com’era già avvenuto per Periscope. Gli utenti Android (compreso il sottoscritto) sono considerati di serie B. Dovremo aspettare con pazienza l’arrivo dell’apposita app. Ma a differenza di Periscope non è un dramma. A mio avviso è meglio usare Blab via desktop che attraverso uno smartphone o un tablet (personale opinione).
Ogni sessione di Blab ha un limite, che a mio avviso, può rivelarsi un punto di forza. Possono video-parlarsi solo 4 persone alla volta, tutti gli altri si accomodano in “panchina”, ovvero possono interagire con gli utenti visibili in video chat ed aspettare “che si liberi un posto” tra i 4 a disposizione. Il moderatore, colui che avvia il Blab, può permettere o impedire ad altri utenti di “sedersi” in uno dei 4 posti liberi.
Blab: i primi passi
Puoi usare, anzi, è consigliabile usare, lo stesso account di Twitter. Una volta iscritto, puoi buttarti nella mischia e partecipare a qualche sessione online, oppure iscriverti a sessioni organizzate (mi rifiuto di dire schedulate) in futuro.
Per avviare una tua sessione Blab è semplice. Basta cliccare start a new blab, il pulsante viola accanto alla foto del tuo profilo. Scegliere un titolo, tre tag pertinenti allo streaming che terrai, infine scegliere se iniziare subito a blabbare o se posticipare, scegliendo una data precisa. Quest’ultima opzione è preferibile. Perchè ti permette di avere tempo per pubblicizzare l’evento sui vari canali social ma anche di dare tempo agli utenti di prepararsi all’appuntamento.
La registrazione delle sessioni di Blab, un altro punto a favore
Se sei il moderatore, è possibile scegliere di registrare il blab.
Nel giro di un minuto dopo la fine dello streaming, riceverai due link: uno audio in mp3, l’altro video in mp4, con la relativa registrazione.
E’ possibile caricare i tuoi blab come un video di YouTube o come podcast su iTunes o sulla tua piattaforma preferita.
Inoltre, tutti i Blabs registrati e archiviati, sono visibili sul sul tuo profilo alla voce Replay.
Niente cuoricini bensì due manine
Se su Periscope e sugli altri social network la cuoricino mania prende il sopravvento, qui, per lasciare un feedback positivo si può cliccare su un simbolo con 2 mani aperte. E’ un modo per esprimere il proprio apprezzamento tra uno dei 4 relatori o blabbers.
Alla fine del Blab una schermata riunisce i partecipanti, mostrando i risultati relativi ai feedback ottenuti (le mie “ospiti” sono state troppo generose).
L’ideale per le interviste e “per cacciare 4 balle”
Quando penso a Blab, faccio due associazioni di idee. Mi sembra lo strumento ideale per le interviste.
E’ uno strumento che mi ricorda molto anche Google Hangout, senza però la seriosità dello streaming di Google. Manca la possibilità di condividere uno schermo, è meno adatto per fare una riunione di lavoro, anzi, essendo pubblico, mi sembra veramente poco adatto. E’ il classico spazio per fare 4 chiacchiere (4 come i posti a disposizione).
Se sei di Lecco e provincia, conoscerai senz’altro un angolo della città denominato Cantun di Ball. Un’area posizionata ad angolo tra le vie centrali della cittadina lariana, popolata da pensionati amanti della “chiacchiera” libera e rigorosamente dialettale.
Ecco, Blab è una sorta di Cantun di Ball del web. Uno spazio in cui non solo è possibile parlare, “ma addirittura”, dialogare.
E tu cosa ne pensi? Hai provato Blab? Clicca qui per aggiungermi.