
Correva l’anno 2012, mancavano pochi giorni alla presunta fine del mondo (21 dicembre), secondo un’interpretazione, poi rivelata farlocca, del calendario dei Maya; il 12 dicembre, giusto sette anni fa per me fu un nuovo inizio, segnato dalla nascita del mio amato (e trascurato) blog: SocialDaily.
Gli inizi
Non era il mio primo blog. Ne avevo aperti, e chiusi, almeno 5 prima di SocialDaily. In passato bloggavo di altre passioni, dal calcio alla politica, dal cinema alle fotografie; per la prima volta mi focalizzai su un tema ben preciso: i Social Media e la rivoluzione nella comunicazione digitale sotto gli occhi (e sugli schermi) di tutti.
SocialDaily, nelle mie intenzioni, avrebbe dovuto essere una sorta di diario di viaggio. Del resto, la parola “blog” è una contrazione di “web-log“, “diario online”. Fu inventata da Jorn Barger, un commerciante americano con il pallino della caccia che, nel 1997, decise di raccontare il proprio hobby attraverso una pagina web tenuta come un diario.
Nel mio “diario” ho iniziato a postare articoli sia personali, dedicati agli eventi sul social media marketing ai quali partecipavo (ricordo le primissime edizioni della social media week), sia notizie, aggiornamenti e strategie sul digital marketing.
Agli inizi non avrei mai pensato che la mia passione, la comunicazione e il marketing sui Social Media, avrebbe potuto diventare una professione, ogni giorno sempre più impegnativa.
La crisi del settimo anno
Mi sento ipocrita e ingrato nei confronti del mio blog. Gli faccio gli auguri, riconosco il suo ruolo decisivo nell’acquisizione di clienti e soprattutto di sicurezza nei miei confronti e nelle mie competenze. Eppure da diversi mesi a questa parte pubblico con incostanza articoli, condivido sempre meno aggiornamenti sulla pagina Facebook e sugli altri canali social, partecipo raramente ad eventi del settore.
Cosa succede? Succede che l’aumento del lavoro e dei problemi della vita sono scuse che hanno preso il sopravvento.
Cosa regalare a SocialDaily?
Vorrei fare promesse in grado di mantenerle. Non prometto più articoli o una presenza social più massiccia, non sono in grado di regalare pillar articles spacca SEO o post di qualità sfornati quotidianamente.
I miei regali per SocialDaily? Costanza, ridimensionamento e ritorno alle origini.
Vorrei tornare a respirare l’entusiasmo spontaneo e genuino degli anni 2012 e 2013, bloggare in libertà senza tante pretese ma con regolarità, senza troppe ossessioni nei confronti della SEO e delle regole dei manuali di blogging.
Vorrei che SocialDaily riassumesse i connotati iniziali, quelli di un diario di viaggio, utile e possibilmente piacevole per me e per il lettore.
Chissà se ci riuscirò, nel frattempo: buon Compleanno SocialDaily!