
Puoi anche definirti “CEO di tutti i gruppi su Whatsapp” e avere una foto del profilo in grado di trasmettere carisma ed energia persino al Dalai Lama, ma senza un riepilogo fatto come si deve non sperare di trovare su LinkedIn il lavoro dei tuoi sogni o una clientela di qualità.
In questo articolo vedremo:
– Cos’è il riepilogo di LinkedIn e quale sia il suo scopo
– Alcuni errori frequenti nella stesura del summary
– Come rendere più “sexy” il riepilogo, per non passare inosservato
RIEPILOGO SU LINKEDIN, QUAL È LO SCOPO?
Ti sei mai chiesto quale fosse lo scopo di questa sezione del profilo di LinkedIn? La maggior parte degli iscritti ai miei corsi di formazione sottovaluta questo aspetto. Restano sorpresi quando ricordo a loro che dopo la foto e la definizione professionale di un profilo LinkedIn è il terzo elemento che viene maggiormente notato dai visitatori.
Infatti, se già la foto e il tuo titolo (ovvero come definisci il tuo ruolo professionale) hanno attirato l’interesse di un altro utente, sarà il riepilogo (o summary) a determinare in un senso o nell’altro il valore del tuo profilo.
La summary permette ai tuoi visitatori di scoprire più informazioni su di te. Hai la possibilità di riepilogare (appunto) la tua storia professionale e i tuoi obiettivi, in cosa puoi essere d’aiuto e quale contributo di valore puoi offrire.
Hai a disposizione 2000 per esprimere la tua personalità ed entrare in contatto con i visitatori a un livello più profondo. È come se a un party di lavoro, dopo avere rotto finalmente il ghiaccio con un contatto interessante o un potenziale cliente, potessi avere l’opportunità di introdurre meglio le tue competenze e la tua professionalità.
Come dicevo, molti profili, anche di professionisti di un certo calibro, trascurano o addirittura non implementano il summary nel loro profilo. Anche un riepilogo incompleto potrebbe rivelarsi un autogoal decisivo. Mi riferisco a quei summary senza una call to action finale, ovvero una conclusione in grado di esortare il visitatore a compiere l’azione da noi desiderata (anche solo un contatto telefonico, non necessariamente la vendita immediate di un prodotto o di un servizio).
RIEPILOGHI DI LINKEDIN, GLI ERRORI PIÙ FREQUENTI
Come ho detto poco sopra, quello più evidente è lasciare vuoto, incompleto o, peggio ancora, trasformare il riepilogo in un mini curriculum vitae!
Che noia, che tristezza! Davvero credi di distinguerti con un riepilogo costellato da tutti i lavori che hai svolto dal giorno della laurea?
Un altro errore è scrivere una spatafiata senza capoversi, senza spazi, senza pause.
La leggibilità sugli schermi deve diventare un assist affinchè il tuo profilo faccia colpo!
Meglio ricorrere a diverse sotto sezioni, magari ricorrendo al maiuscolo (solo per il titolo delle diverse sotto sezioni).
Al fine di massimizzare il coinvolgimento, i lead e le vendite, abbiamo fornito alcuni suggerimenti su cosa includere nel riepilogo di LinkedIn e alcuni esempi di riepilogo di LinkedIn per le vendite.
Un altro frequente sbaglio è quello di non concentrarsi sui primi 300 caratteri. Bisogna attirare subito l’attenzione, concentriamoci sulle prime righe e lasciamo le parti più dettagliate in seguito, quando ormai l’interesse è stato conquistato.
Infine meglio non esagerare. Evita di definire il tuo inglese A1 se poi ricorri anche tu a espressioni da “first reaction schock”. Giusto evidenziare i tuoi punti di forza ma dare carta bianca al proprio ego potrebbe causare figure di 💩 colossali.
IL SOLITO CONSIGLIO: RIVOLGITI DELLE DOMANDE
Prima di creare il testo, poniti le seguenti domande (e datti delle risposte)
– Quali sono i tuoi obiettivi principali su LinkedIn, perché usi LinkedIn, quali clienti vuoi raggiungere, quali incarichi vorresti ricoprire, chi è il tuo interlocutore ideale su LinkedIn?
– Qual è la soddisfazione più grande che realizzi nella tua professione? Cos’è quel “qualcosa di speciale” che ti spinge a svolgere un determinato lavoro, quali sono le motivazioni, anche a livello emozionale, che si nascondono dietro quello che fai?
– Quali sono le esperienze lavorative, anche negative in apparenza, che ti hanno forgiato e hanno reso il professionista che sei ora?
– Come puoi condividere le tue competenze e le tue esperienze con gli altri, affinché certi obiettivi possano essere raggiunti?
UN RIEPILOGO SEXY
Rispondere alle domande del paragrafo precedente significa essere arrivati a metà del lavoro. Ecco il passo successivo: il riepilogo ora deve diventare più attraente, oserei dire sexy; non troppo sexy mi raccomando, prima che ti contattino le risorse umane di pornhub (oddio, magari potrebbe rivelarsi il lavoro dei sogni, ma questo è un altro discorso, meglio continuare).
Ecco alcuni suggerimenti utili per dare più sex appeal al tuo riepilogo:
- Subito una frase accattivante, qualcosa di spiazzante, che il lettore non si aspetta (senza esagerare, sobrietà mi raccomando, non scrivere mai il riepilogo sotto l’effetto di un paio di bicchieri di vino)
- Scrivi il tuo riepilogo in prima persona, la terza persona proprio non si può vedere
- Parla dei tuoi successi lavorativi
- Ma anche dei tuoi insuccessi (purché li trasformi in senso positivo)
- Riporta considerazioni e aneddoti lavorativi in grado di creare empatia con chi ti legge, senza ricorrere a concetti triti e ritriti (evita i discorsi legati a crisi o alle espressioni inflazionate da “leader del settore”)
- Come abbiamo già detto, includi sotto sezioni e non dimenticare la call to action (email, numero di telefono, sito internet, ecc)
- Una volta finito, rileggi bene il tutto e annovera qualche parola chiave, ben contestualizzata al settore professionale o alla clientela che ti interessa, all’interno del testo (aiutiamo il motore di ricerca di LinkedIn a fare emergere il nostro profllo nelle ricerche da parte degli utenti)
A proposito di LinkedIn, questo è il mio profilo, chiedimi pure una connessione se anche tu sei appassionato di social media marketing.