Airbnb, è un motore di ricerca per alloggi. Niente di nuovo dunque. La differenza rispetto ai tradizionali motori di ricerca è che gli alloggi sono prevalentemente di privati che mettono a disposizione la propria casa, in cambio di un compenso. E’ una sorta di bed and breakfast “social”, prima di una prenotazione avviene uno scambio informazioni via web e se scatta “la scintilla” della fiducia reciproca, l’affare si conclude.
Avete una casa abbastanza grande con una stanza che vi cresce? Volete guadagnare qualche soldino? Basta registrarsi sul sito Airbnb, corredare il proprio profilo di foto dell’alloggio intero o di una singola stanza che si vogliono affittare e aggiungere altre informazioni utili. Presto o tardi un contatto arriva, a meno che la vostra abitazione sia vicina a una centrale nucleare.
I prezzi sono interessanti e sbalorditivi. Rispetto agli alloggi tradizionali e ai bed and breakfast, il risparmio è netto. Un esempio? E’ possibile trovare un alloggio a Roma, in pieno centro, a 20 €!
Tuttavia è sempre buona cosa non cedere a eccessivi entusiasmi. La parola chiave è fiducia. E la fiducia deve essere reciproca. Sono diversi i casi di devastazioni di alloggi da parte degli ospiti. Oppure abitazioni che in foto sembrano una favola, e nella realtà un tugurio da film dell’orrore. Per non parlare dei problemi legali e fiscali a seconda del paese.
Ecco allora che un clone di Airbnb, il tedesco Wimdu, ha pensato a offrire maggiori garanzie. Per inserire la propria abitazione o stanza nel circuito è sufficiente iscriversi al sito, caricare le foto dell’alloggio, stabilire il prezzo. Le camere o gli appartamenti possono essere visionati dal sito stesso, l’elaborazione e la gestione di pagamenti e controversie sono prese in carico da Wimdu. Ovviamente in cambio ci sono commissioni da versare, da parte di chi affitta, ma eventuali controversie dovrebbero essere minori rispetto ad Airbnb.
Conclusioni. Come accennato poco sopra è facile cadere nell’entusiasmo senza freni. Come ogni strumento social che abbiamo a disposizione, vige sempre la regola del buon senso e dell’attenzione. Come in una chat per single, una vendita su ebay, un profilo lavorativo su Linkedin, anche in un social network per affitti tra utenti si può nascondere il malintenzionato.