Oggi 5 febbraio, è stato celebrato il Safer Internet Day. Nato ufficialmente nel 2004, è ormai preso in considerazione da ben novanta Paesi del mondo. Si riferisce alla sicurezza in internet, tema particolarmente delicato e attuale, per i bambini ma anche per gli adulti.
Molti i siti che hanno intrapreso iniziative per affrontare l’argomento. Ne prendo in considerazione alcuni.
Google in collaborazione con la Polizia di Stato ha rinnovato le pagine del sito buonoasapersi.it , una raccolta di consigli pratici che si dovrebbero tenere sempre ben presente.
Yahoo promuove la partecipazione al Safer Internet Day attraverso il sito Yahoo! Safely che dispensa consigli ad hoc per genitori, insegnanti e ragazzi. I temi sono quelli più vicini all’universo dei teenager: reputazione digitale, cyber-bullismo, abuso del cellulare e altro ancora. Un capitolo a parte è dedicato alla spregiudicata pubblicazione di fotografie, sempre più diffusa tra i giovanissimi. Questa iniziativa è proprio ben fatta e consiglio di dargli un’occhiata.
Anche il sito subito.it , dedicato agli annunci e quindi particolarmente esposto ai peggiori rischi di Internet, con la sua “Guida alla compravendita sicura ” in formato Pdf, dispensa consigli preziosi per evitare brutte sorprese.
Ho provato poi a mettermi alla prova con questo test di sicurezza (in inglese), i miei risultati sono stati abbastanza imbarazzanti. E pensare che credevo di intendermi di sicurezza in internet.
La situazione in Italia sotto il profilo della sicurezza per i più piccoli è ben fotografata dalla ricerca EU Kids Online dei Kaspersky Lab, realizzata dalla London School of Economics and Political Sciences. Per ora, i bambini italiani si affacciano al web più tardi rispetto ai vicini europei: in Svezia e in Danimarca la media è di 6 anni, in Italia sale a 10 anni.
Il 34% dei ragazzini italiani, secondo lo studio, ha incontrato almeno uno dei sette pericoli presenti su Internet oggetto della ricerca: contenuti non appropriati (18%), utilizzo non corretto di dati personali (9%), esposizione a immagini per soli adulti, cyber bullismo (2%). La ricerca sottolinea che, insieme al Portogallo e alla Germania, l’Italia sarebbe il paese dove risulta una incidenza minore di danni provocati da un uso non consapevole del Web.
Resta il fatto che queste tematiche sono sempre più importanti con il passare del tempo, il mondo dell’insegnamento e le famiglie italiane devono tenere in considerazione una corretta educazione all’utilizzo di internet e dei social media.
Concludo con il video dell’evento: