Nei prossimi giorni la Casa Bianca e gli Stati Uniti d’America, daranno una lezione a tutti i politici del pianeta. Una lezione di Social Media applicata alla politica e alla democrazia.
Giovedì prossimo 14 febbraio, Obama si metterà a disposizione dei cittadini per rispondere alle loro domande tramite Google Hangout. Per chi non lo conoscesse, si tratta in estrema sintesi, di una video chat, attraverso il social network Google Plus, che viene trasmessa in live streaming via youtube.
Non sarà la prima volta che si verifica un evento simile. Nel gennaio 2012 la Casa Bianca ha chiesto ai cittadini americani di caricare su YouTube i loro video con le domande da sottoporre al presidente Obama. Dopo aver raccolto oltre 250.000 filmati, un gruppo di persone è stato scelto per interagire direttamente con lui in un hangout di Google+.
Questo è il video relativo all’evento dell’anno scorso.
Ma non finisce qui l’interazione tra gli americani e le loro massime istituzioni. Sarà possibile seguire in diretta il discorso che andrà in scena domani allo State of the Union attraverso il canale YouTube della Casa Bianca.
Tuttavia l’iniziativa più interattiva e più social in assoluto è quella promessa in campagna elettorale e poi mantenuta dallo stesso Obama. Ovvero il sito We The People.
“We The People”, ovvero “Noi, il Popolo”: è il celebre incipit della Costituzione americana. Ma ora è anche un nuovo strumento web, messo a punto dallo staff di Obama, per consentire agli elettori di organizzare petizioni online.
E’ la prima volta che un mezzo del genere viene predisposto dalla Casa Bianca stessa, con l’opportunità, per gli utenti, di vedere arrivare il proprio appello direttamente sulla scrivania del presidente.
Chiunque, a partire dai 13 anni di età, può creare una petizione (o firmarne una già esistente) sul sito WhiteHouse.gov. Chi crea la raccolta di firme può in seguito utilizzare i social media per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere consenso. Per evitare confusione tra le innumerevoli petizioni che vengono create è previsto che l’indirizzo online di una specifica petizione non sia visibile a tutti finché non abbia raggiunto un minimo di 150 adesioni.
Nel caso in cui gli appelli riescano a superare la soglia delle 5 mila firme in 30 giorni, la richiesta sarà esaminata ufficialmente e riceverà una risposta dall’amministrazione di Obama.
Mi permettete una battuta sarcastica? Proprio come in Italia 😉
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