Sono circa trenta milioni le persone scomparse su Facebook dal momento della loro iscrizione.
Sono persone che continuano a vivere online a causa di due motivi:
- Il sistema delle notifiche di Facebook
- I messaggi dei loro cari sui loro diari
Segnalare a Facebook se un proprio caro è scomparso
Il Social Network alla fine è una specie di software. Se non riceve un comando dall’uomo, continua imperterrito a svolgere gli ordini ricevuti.
Pertanto può capitare di ricevere un invito a giocare a Farmville da parte di un amico di Facebook che non c’è più. Il sistema invia anche suggerimenti a fargli gli auguri nel giorno del compleanno. Tutte situazioni che aggiungono tragicità e cattivo gusto a un evento già abbastanza drammatico come il lutto.
Casi come quelli di Rehtaeh Parsons, la ragazza suicida dopo aver subito una violenza sessuale che appariva ai suoi amici consigliando un sito di incontri online, hanno spinto i vertici di Facebook a trovare una soluzione.
Chi perde un proprio caro, può segnalare a Facebook la scomparsa, cliccando questo link, e utilizzando come prova un certificato di morte o un necrologio su un giornale.
I programmatori di Facebook starebbero prendendo in considerazione anche la creazione di un software capace di filtrare tutte le frasi che contengano parole chiave del tipo “riposi in pace”.
L’elaborazione del lutto su Facebook
Bisogna dire che molti utenti si sentono meglio quando lasciano messaggi di affetto sui diari online dei propri cari scomparsi. E’ come mantenere un legame, nonostante la mancanza della fisicità. Può sembrare anche un modo per auto convincersi che il distacco non sia mai avvenuto.
Non voglio giudicare un comportamento che non condivido. Quando si parla di un tema come questo occorre profondo rispetto.
Oggi è un giorno di preghiera per chi crede, e di riflessione per chi non crede. Penso ai miei cari che non ci sono più e mi stringo a tutte le persone che soffrono per la perdita di una persona importante.