I social network? Generano cyberbullismo, bufale, pedofilia e chi più ne ha più ne metta. Ai media tradizionali piace esaltare (parafrasando Guerre Stellari) la parte oscura della forza dei social rispetto ai cambiamenti positivi che questi ultimi hanno generato. E allora come spiegare il “caso” #Litterati?
Un vero e proprio web-movimento ecologista, nato grazie a questa foto postata su Instagram.
L’autore del canale, Jeff Kirschner, ha scattato questo mozzicone di sigaretta (a proposito, finalmente le multe per chi getta mozziconi sono più care) postato la foto su Instagram e aggiunto l’hashtag #Litterati (Litter significa rifiuto, cartacce). Foto dopo foto Litterati da hashtag è diventato una vera e propria comunità online planetaria, senza confini senza nazioni.
Oltre al canale Instagram è stato creato anche un sito web.
In homepage campeggiano le regole, molto chiare e semplici:
Tutti possono parteciparvi, anche io ho dato il mio contributo, proprio questa mattina.
Mi è piaciuta la pagina del sito relativa alle statistiche. La plastica domina incontrastata la classifica dei rifiuti fotografati su Instagram.
Ho notato nella classifica dei rifiuti brand importanti… ma non credo sia una strategia di social media marketing 😉
Del resto, come postato sulla pagina Facebook di #Litterati, ci sarà più plastica che pesci negli oceani entro il 2050!
One more reason to Join the Litterati.https://www.washingtonpost.com/news/morning-mix/wp/2016/01/20/by-2050-there-will-be-more-plastic-than-fish-in-the-worlds-oceans-study-says/
Posted by Litterati on Giovedì 21 gennaio 2016
Nuoteremo in un oceano di plastica? Da questo tweet sembra proprio dì sì.
Plastic surfing. Amazing contributions & photo by Litterati member @PeetWiel #litterati #socialgood #data pic.twitter.com/slcD14jypv
— Litterati (@litterati) 20 Gennaio 2016
L’auspicio di Kirschner è che l’hashtag #Litterati possa spingere brand e istituzioni ad affrontare maggiormente questo problema mondiale, magari investendo maggiormente sul packaging e sull’educazione ai clienti.
Un’idea che mi è venuta in mente scrivendo questo articolo potrebbe essere quella di coinvolgere gli studenti di una scuola media in un progetto Litterati anche qui in Italia. Nonostante il nostro “belpaese” sia completamente immune da mozziconi e rifiuti di ogni genere buttati per terra, se si cerca bene qualche cartaccia buttata in giro la si può trovare (troppo sarcasmo?).
Portare i ragazzi a far scattare foto sulla spazzatura lasciata in giro, soprattutto dagli adulti che dovrebbero dare l’esempio, potrebbe essere un modo per insegnare loro alcune lezioni:
- Non si gettano i rifiuti per terra
- Il nostro pianeta impiega tanto tempo prima di “assorbire” ed eliminare i rifiuti
- I social network e gli smartphone possono essere utilizzati anche per cause nobili non solo per giochini e baggianate
Oltretutto un’esperienza del genere aiuterebbe i ragazzi a coltivare sensibilità anche per il mondo della fotografia.
Complimenti all’ideatore di #Litterati e speriamo di vivere in un mondo sempre più libero dai rifiuti.