Qualche giorno fa mi sono imbattuto in una noiosissima influenza, di quelle che non ti lasciano scampo: devi stare a letto e lavorare il meno possibile. Ho provato ad accendere il portatile ma il risultato più o meno è stato come quello rappresentato dalla foto.
Vorrei scrivere uno di quei bei post che si trovano nel web, pieni di consigli, di trucchi, di infografiche stupefacenti che ti spiegano, anzi, ti istruiscono per bene su come organizzarti in caso di influenza.
Ma come potrei dare certi consigli visto che l’influenza mi ha colto completamente impreparato?
Lo scenario apocalittico post influenza
Dopo 5 giorni di influenza ecco lo scenario apocalittico che mi sono ritrovato:
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Email accumulate senza risposta da parte mia
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Messaggi di Whatsapp minimamente presi in considerazione
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Tweet, retweet, +1, like, share, tutti senza un briciolo di commento del sottoscritto
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Blog non aggiornato
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Feed Rss stracolmo di nuovi articoli interessanti che non leggerò mai più
- Dulcis in fundo: lavoro rimasto in sospeso
Influencer o Influenced?
Giorno dopo giorno le mail si accumulano, tra alert, newsletter, notifiche social, comunicazioni di lavoro. Più di duecento mail non lette.
Tra le quali due mail pressochè identiche ma inviate in giorni diversi da parte di una startup che confondendosi con la parola influenza, mi reputa un “influencer” invece di influenced, chiedendomi un articolo, ovviamente gratis, dedicato alla loro rivoluzionaria idea.
L’influenza ti costringe a “dimagrire”
Grazie all’influenza ho capito che avevo troppi alert e troppe newsletter inutili. Appena guarito ho fatto le pulizie di primavera, ora mi ritrovo una casella di posta più libera e snella 😉
Il feed rss che “ingrassa”!
Negli ultimi mesi credo di avere aggiunto troppi blog al mio lettore di feed rss, Feedly.
5 giorni di influenza significa ritrovarsi una marea di articoli interessanti da leggere per i prossimi due mesi.
Ho dovuto scremarli velocemente, dando un’occhiata al titolo e alle prime parole del primo paragrafo. Ci circondiamo di troppe cose non necessarie.
Influenzati dalle notifiche?
Ho iniziato a odiare anche il mio social network preferito: Twitter!
Non poter rispondere a tutte le notifiche mi metteva ansia.
Eppure le menzioni e i retweet non erano inviati da persone in difficoltà che avevano bisogno di un mio intervento, neanche fossi una guardia alpina che presta soccorso ad alpinisti perduti.
L’impossibilità di rispondere mi generava un’agitazione ingiustificata, nonostante il flusso della vita sui social continui anche e soprattutto senza di noi. Cos’era più grave l’influenza o questo senso di colpa del non rispondere a tutti i costi?
L’influenza mi ha fatto capire che ogni tanto, anzi, ogni spesso (licenza da blogger) le notifiche che ci arrivano da tutte le parti non vanno ascoltate!
E’ per la nostra salute! Mica vogliamo ammalarci 😉