E’ un mantra che chi lavora sui social media non può ignorare: no, non è il classico Content is the King, bensì Visual Content is the King.
Immagini e video, di qualità, funzionano meglio, rispetto al solo testo, sui social media.
Ma siamo sicuri che questo discorso valga anche per le Newsletter? Ebbene la risposta è no.
A quanto pare meno realizzi newsletter visual e più otterrai risultati. Boom! E’ la fine della creatività nelle newsletter! Niente panico, entriamo nel dettaglio.
Plain Text vs. Html Emails: chi è il vincitore?
Le attività sui social media non hanno senso di esistere se non vengono misurate. Non in termini di quanti followers abbiamo o di quanti like riceviamo. Bensì in altri termini più significativi, quali per esempio: quante conversioni otteniamo dai nostri articoli sul blog? Quanti destinatari delle nostre newsletter si trasformano in clienti?
Secondo un sondaggio citato in questo articolo, gli utenti (compreso il sottoscritto) preferiscono ricevere newsletter colorate, creative, ricche di contenuti interessanti, confezionate come si deve.
Peccato che durante diversi test A/B effettuati dagli esperti, sembra che qualcuno (compreso il sottoscritto) non sia del tutto sincero. A vincere infatti sono le mail plain text, ovvero quelle senza immagini, in bianco e nero, analogiche (lasciatemi passare queste espressioni), da web 1.0. Per vedere i risultati della ricerca, ecco il link.
Plain Text vs. Html Emails: il mio esperimento
Settimana scorsa ho voluto cogliere due piccioni con una fava. Ho inviato una newsletter per promuovere l’appuntamento su Blab con Ludovica, Valentina e Francesco.
Il test A/B era diviso in questo modo:
- Metà dei destinatari ricevevano una newsletter graficamente colorata, munita d’immagine (la locandina dell’evento su blab)
- L’altra metà avrebbe ricevuto una newsletter piuttosto triste. Solo testo. Una sorta di comunicato stampa che invitava gli iscritti alla newsletter a partecipare all’appuntamento su Blab.
Chi ha vinto? Per quanto riguarda il click rate è un pareggio. Ma dal punto di vista dell’open rate non c’è gara, ha vinto la newsletter che considero triste e da web 1.0.
Less is Better nelle Newsletter… ma perchè?
Una ragione per spiegare questo successo delle newsletter plain text è che i servizi di posta elettronica filtrano sempre di più le email di tipo commerciale. Questi servizi sono dotati di strumenti informatici che individuano immagini e modelli in html. Basti pensare alla scheda promozioni di Gmail, che raggruppa (quasi) tutte le newsletter che riceviamo.
Ma non basta questa spiegazione. Probabilmente, quando gli utenti (compreso il sottoscritto) danno un’occhiata veloce alle newsletter che ricevono, vengono invogliati ad aprire quelle caratterizzate da poche righe, piuttosto che quelle più ricche di contenuti.
Siamo sempre più sottoposti a una miriade di distrazioni, ne parlavo anche nel mio articolo sulla tecnica del pomodoro. Tra messaggi su Whatsapp, Facebook ed Email, dobbiamo selezionare decine di messaggi al giorno, assegnando ad ognuno di essi priorità diverse.
Forse, quando ci arriva una email e vediamo che il suo contenuto è formato da poche righe, l’attenzione su di essa è maggiore rispetto ad una corposa e lunga da leggere. Ecco spiegato perchè le email plain text di poche righe hanno più successo rispetto a quelle in html ricche di elementi multimediali.
More is Better in certe Newsletter… ecco perchè!
Tuttavia, non credo che si possa generalizzare quanto affermato finora a tutte le tipologie di newsletter. Pensiamo a un sito di e-commerce che deve pubblicizzare gli ultimi prodotti, sconti ed offerte. In tanti casi è inimmaginabile ridurre una comunicazione di questo tipo a poche semplici righe di testo.
Ancora una volta credo che la verità stia nel mezzo e nell’uso del buonsenso. Meglio evitare l’utilizzo esagerato di contenuti multimediali, se si vuole che la propria newsletter sia efficace.
Al tempo stesso, quando vuoi cogliere un solo obiettivo, ottenere l’attenzione di più iscritti alla tua newsletter, meglio tener presente le statistiche sopra elencate e ricorrere ad una comunicazione più scarna ed immediata.