Oggi ti parlo di una tecnica per la gestione del tempo e delle attività lavorative quotidiane dal nome vegetale.
Si chiama Pomodoro Technique. Ne avrai già sentito parlare, è molto indicata per chi lavora maggiormente da casa, magari per più clienti.
L’ho provata e testata personalmente per 3 mesi. Ma prima di raccontarti le mie impressioni, ecco perchè ho cercato, trovato e provato questa tecnica.
Le armi di distrAzioni di massa
In questo articolo descrivo un’app che aiuta a scrivere articoli senza distrazioni. In quest’altro racconto quale sia il momento migliore per essere creativi.
Ma le interferenze e gli intralci alla creatività e alla produttività sono ovunque. Al primo posto metto le notifiche. Email, Facebook, tweet e retweet, pin, share, Periscope (e ora Blab) Whatsapp… ecc.
Ognuna di loro con un suono diverso, ognuna di loro con il medesimo effetto: la distrazione dai tuoi obiettivi.
Questa è la mia personale classifica delle principali armi di distrazioni di massa:
- Notifiche
- Telefonate
- Visite improvvise di parenti (escluso lo zio d’america che non è ancora venuto a trovarmi con una valigia piena di soldi)
La contromisura: la tecnica del Pomodoro
La tecnica del Pomodoro o Pomodoro Technique è una strategia di gestione del tempo ideata alla fine degli anni ’80 da Francesco Cirillo, sviluppatore software ed imprenditore di origini italiane.
Il nome prende origine da quei timer da cucina a forma di pomodoro, timer al centro della strategia stessa. In sintesi funziona così:
- Scegli un compito da portare a termine
- Imposta il timer a 25 minuti (in alternativa si possono utilizzare anche numerose app, per smarphone o per browser, soluzione che personalmente sconsiglio).
- Cerca di completare la tua attività senza farti distrarre da niente, fino allo scoccare dei 25 minuti
- Prenditi una pausa di 5 minuti
- Riprendi il compito successivo.
- Ripeti lo stesso ciclo per 4 pomodori
- Al termine dei 4 “pomodori” prenditi una pausa più lunga di 15-30 minuti
- Riprendi dall’inizio
In realtà quello che ho descritto è una sintesi della strategia. Consiglio vivamente di comprare il libro, leggerlo con attenzione e mettere in pratica i numerosi consigli presenti in esso. In particolare trovo che sia importante un elemento della strategia che ho omesso. Ovvero la stesura quotidiana di una sorta di “to do list”, un foglio che riporta i vari compiti che si vogliono terminare con i rispettivi pomodori previsti per portarli a termine.
La tecnica del pomodoro le mie impressioni
Se ho deciso di parlarne in questo articolo è perché ha migliorato tantissimo la gestione del tempo, l’organizzazione del lavoro e la difesa dalle distrazioni.
La stesura del piano quotidiano, usando carta e penna, è una sorta di contratto con me stesso, in cui dichiaro che entro la fine della giornata avrò svolto quei determinati compiti elencati.
La suddivisione in pomodori mi ha fatto capire meglio quanto tempo impiego per svolgere un determinato compito. Quale può essere un articolo per il blog, un post per la pagina Facebook di un cliente, la realizzazione di un filmato (compito questo che mi richiede tanti, ma tanti pomodori).
No alle app, sì al timer da cucina
Ho provato sia il timer ufficiale (ebbene sì, ho comprato il libro più il pomodoro-timer) che una delle numerose app presenti su smartphone e tablet. Ma non c’è confronto.
Il gesto del caricare il timer ha una valenza simbolica che nessuna app può sostituire. E’ una sorta di dichiarazione di guerra contro le distrazioni, sia quelle esterne che ho elencato prima, sia quelle interne, quelle della mente. Il ticchettio del timer crea una sorta di bolla energetica (effetto placebo?), all’interno della quale esisto solo io ed il compito prefissato. Nessuna distrazione deve interferire tra me e il timer… ai limiti del possibile ovviamente.
Tecnica del pomodoro: metodo non gabbia
La tecnica del pomodoro, come altre tecniche di organizzazione del lavoro, deve essere un metodo, una strategia, non uno schema da seguire in modo ossessivo.
Mi spiego meglio. Ok il discorso relativo alla concentrazione su un determinato compito, ma gli strappi alla regola ben vengano, altrimenti il rischio è quello di fossilizzarsi sul metodo e non sulla sostanza.
A volte è proprio impossibile rispettare i pomodori. Tra le telefonate di lavoro e email importanti che aspettavi, non è sempre facile concludere 25 minuti senza interruzione.
Un altro problema che mi succede spesso è che il timer scade proprio sul bello. Quando sto ritoccando un’immagine per un articolo, quando sto creando qualcosa di interessante. Tuttavia con il tempo ho capito che anche in questo caso un po’ di flessibilità non guasta mai.
Tecnica del pomodoro: i miei consigli
Il mio primo consiglio è quello di aumentare la pausa lunga a un’ora e non a mezz’ora. In un’ora puoi fare tranquillamente qualsiasi attività sportiva, oppure meditazione o preghiera. Mezz’ora è davvero troppo poco per fare sport, tenendo conto della doccia e di un eventuale spostamento.
Un altro consiglio che mi sento di dare è quello di dedicare pomodori anche alla lettura delle notifiche, dei commenti sui vari social o sui blog (il proprio e di quelli che segui). Molto tempo si “perde” (piacevolmente) anche per queste attività.
E tu, hai provato la tecnica del pomodoro o qualcosa di simile?