Un recente studio ha evidenziato i benefici dell’utilizzo dei social media da parte delle forze dell’ordine.
I ricercatori del Comparative Police Studies in the EU hanno intervistato esperti delle forze di polizia in 13 paesi europei.
Il risultato è che al momento si possono evidenziare soltanto i benefici di un’informazione diretta tra forze dell’ordine e popolazione. Gli svantaggi finora non sono pervenuti.
Particolarmente efficace l’esperienza della polizia londinese durante i disordini dell’anno scorso. Durante quel momento di crisi, i “seguaci” dei profili ufficiali della Polizia sono aumentati considerevolmente. Proviamo a pensare a un momenti di crisi, ricevere aggiornamenti direttamente sul proprio smartphone potrebbe essere di vitale importanza.
Interessante l’utilizzo dei Social Media per diffondere consigli e “trucchi” anti criminalità. Penso per esempio nei periodi dell’anno in cui più facilmente avvengono furti e rapine. Oppure i consigli alle donne in particolari aree delle città metropolitane, per evitare aggressioni.
E in Italia? Beh in Italia, la Polizia di Stato ha un account twitter. 2 mila followers per ora. Non tanti. Forse perchè finora sono solo tre i tweet, potete verificarlo qui, peraltro poco interessanti.
Bisogna dire che la Polizia di Stato ha un altro account, è un avatar e si chiama Agente Lisa, ha un centinaio di followers e i tweet parlano degli arresti effettuati di particolare rilievo.
La mia opinione è che dovrebbe essere gestito il tweet ufficiale, e che non si dovrebbe parlare solo degli arresti compiuti. Si dovrebbe cercare una maggiore interazione con la cittadinanza, proprio come succede nella realtà. Considerato che le forze dell’ordine sono uno strumento dei cittadini, sovvenzionato dai cittadini, per la protezione dei cittadini stessi.