Il Social Media Manager, chi è costui? Direbbe Manzoni ne “I Promessi Sposi”.
Tra le varie metafore che mi vengono in mente quando penso al Social Media Manager, mi piace quella dell’orto. Sì, perchè il Social Media Manager deve far fiorire l’immagine del proprio cliente nei vari canali social. E come un appassionato che cura il proprio orto, occorrono tempo, dedizione e passione.
1) Serve tempo per attuare un percorso sui Social Media. I risultati non arrivano subito, bisogna ragionare sul medio e lungo termine. E’ come seminare, i frutti arrivano con il tempo.
2) Per curare un orto occorrono conoscenze e passione, per questo è meglio dare l’incarico a un esperto in materia, a cui piaccia questo lavoro. Altrimenti i “frutti” ne risentono. Proprio come il Social Media Manager. Troppo spesso invece, assistiamo a improvvisati “smanettoni” che usano approcci aggressivi o anonimi.
3) L’orto va curato quotidianamente, e se succede qualcosa, per esempio un temporale, occorre intervenire per proteggerlo. Relazionarsi sul web significa agire tempestivamente. La risposta a eventuali richieste e informazioni deve essere veloce, se ci sono delle critiche o delle polemiche “virtuali”, la soluzione va trovata in modo rapido e puntuale.
4) Una volta conosciuta una tecnica per il proprio orto, non significa non acquisirne di nuove. Magari imparando dalle tecniche dei propri vicini. Ebbene nel Mondo Social l’aggiornamento è continuo, pertanto non ci si deve fossilizzare ma imparare, scoprire, leggere e provare.
5) Quando hai un orto provi piacere nell’offrire i tuoi frutti agli altri, o meglio ancora, provi il piacere dello scambio. La condivisione nel mondo Social è tutto. Va bene la concorrenza, ok il profitto, ma il mondo e’ cambiato e tante cose stanno cambiando. Questa è la parte più difficile da capire, soprattutto per chi resta ancorato ai vecchi schemi. Condividere significa fare un passo indietro, per farne 3 avanti. Tornerò su questo punto nei prossimi post.