Galasun significa “sono felice” nella lingua del popolo Sherpa.
Gli Sherpa sono un gruppo etnico delle montagne del Nepal con una popolazione all’incirca di 155000 persone (dati del 2002). Per conoscere altri dettagli su questa popolazione vi rimando alla pagina di Wikipedia.
Perchè parlare di Sherpa e Nepal in questo articolo, nel mio blog SocialDaily?
Perchè settimana scorsa ho assistito ad una conferenza di Giulio Mascheri. Giovane volontario lombardo, insegnante presso un remoto, remotissimo direi, monastero tibetano alle pendici dell’Himalaya. Da due anni, si occupa dell’educazione dei bambini. Grazie alla sua pagina Facebook, Galasun, è riuscito a dare una mano anche dal punto di vista della solidarietà, alla comunità presso la quale presta volontariato. Comunità rimasta colpita come il resto del Nepal, dal terribile terremoto dello scorso aprile e dei mesi successivi.
Per arrivare in questo monastero, a 3000 metri di altezza, occorrono un viaggio in pullman e tre giorni a piedi [a piedi] dalla città più vicina. Il percorso a piedi, bisogna specificarlo, lungo impervi sentieri di montagna.
Il terremoto e la solidarietà che corre via Facebook
Probabilmente, se non ci fossero stati i terremoti dei mesi scorsi, non si sarebbero verificati tutta una serie di eventi che hanno fatto conoscere Giulio e la sua missione a tante persone.
Il terremoto del 25 aprile ha lasciato dietro di se seri danni alle strutture, documentati sulla pagina Facebook Galasun. Per fortuna il terremoto ha risparmiato i 100 bambini della scuola tibetana. Ma le strutture della scuola, e non solo quelle, sono state gravemente danneggiate.
Grazie alla pagina Facebook Galasun, si è mobilitata la solidarietà da parte di tante persone sensibili e generose.
Ed ecco qui alcune foto dei lavori in corso… Tutto sembra procedere e riprendere per il meglio.. Grazie mille a tutti!!!!Ci vediamo sabato 03 ottobre 😀 😀
Posted by GALASUN”sono felice”nella lingua del popolo sherpa on Giovedì 24 settembre 2015
E’ la dimostrazione che Internet, i Social Media e i Social Network, possono essere strumenti preziosi, veicoli di bene, energia positiva e solidarietà; non soltanto strumenti di disinformazione o peggio ancora, di incitamento all’odio.
La pagina Facebook di Giulio ha creato un vero e proprio ponte energetico in grado di avvicinare Giulio e i suoi piccoli Buddha (così li chiama lui) a tutti coloro che hanno aiutato in qualche misura a ricostruire la loro scuola.
Non è un discorso di soldi ma di “presenza”.
Purtroppo avrei voluto contribuire economicamente molto di più di quello che ho potuto. Ma credo che anche solo conoscere e condividere la loro realtà sia già una forma importante di solidarietà. Perchè in fondo non sono i soldi che ti fanno dire: Galasun! Ma la “presenza” concreta di persone che ti vogliono bene e che te lo dimostrano nei fatti. Anche con un “like”, anche con uno “share”, anche con pochi euro.
Complimenti a Giulio, auguro tanta fortuna a lui e alla sua scuola di piccoli Buddha!