Uno dei soggetti più discussi nei blog dedicati al Seo, social media marketing, copywriting e blogging è senza dubbio il “cuggino”. Un personaggio da evitare come la peste, un’autentica rovina per i professionisti che aprono partita iva e investono denaro in corsi e specializzazioni.
Il punto è che in questi articoli sui cuggini, i cuggini sono sempre gli altri.
Stesso discorso vale per la fuffa. Altro argomento di moda tra i blog del settore web marketing. Leggendo gli articoli dei fuffologi, si avverte sempre la stessa sensazione: la fuffa appartiene agli altri, non è mai di competenza degli autori.
Non voglio sembrare blasfemo, ma a volte mi viene da pensare: chi non è mai stato un cuggino lanci la prima fuffa!
Quando mi sono sentito un cuggino
Tempo fa ho aiutato amici a realizzare un sito. Fin qui nulla di strano. Peccato che tra le varie operazioni da svolgere era compresa il trasferimento del dominio da un hosting all’altro. Non ho competenze particolari nella realizzazione dei siti, infatti nella mia pagina del “chi sono”, non l’ho nemmeno annoverata tra le mie “skills”. In realtà posso creare e realizzare un sito con WordPress, così come gestisco il mio blog SocialDaily.it, ma non avendo fatti corsi professionali specifici preferisco non sbandierare capacità che ritengo per il momento non da professionista.
Tornando ai miei amici, una volta preso il dominio, installato il cms wordpress, e configurato plugin, testi e contenuti, un sito che non abbia particolari pretese è pronto per essere online. Per particolari pretese intendo siti aziendali che necessitano del lavoro di un esperto SEO e di webmaster professionisti.
Ebbene, perchè mi sono sentito un cuggino? Perchè ho dovuto fronteggiare difficoltà a livello di dns point tra l’hosting della piattaforma precedente rispetto a quella nuova che credevo di saper gestire. Il risultato? Momenti di panico, ore perse e figura da “cuggino”.
Per fortuna tutto è stato risolto. Ma è questo il punto. Il professionista deve ridurre al minimo l’elemento fortuna.
Basta lamentarsi dei cuggini
Tre settimane fa ho fatto un colloquio presso un’emittente lombarda. Un colloquio che definire ridicolo è un complimento. Mentre parlavo di strategie, target, monitoraggio concorrenza, ascolto della rete, engagement, analisi dati ecc… dall’altra parte avevo una persona (che tra l’altro si definisce grande esperto di comunicazione) che guardava l’orologio e che al termine del colloquio mi conferma la loro ricerca: un ragazzo delle superiori volenteroso (parolina magica) per gestire la pagina Facebook.
Sai cosa ti dico? Ma io ringrazio quel cuggino delle superiori che sceglieranno al posto mio. A parte il fatto che magari sarà più bravo del sottoscritto, ma in ogni caso mi ha risparmiato un lavoro con un’azienda improvvisata che preferisce non investire in modo intelligente sul web e sui social media.
Sotto sotto, siamo tutti un po’ cuggini e un po’ fuffologi
Non voglio fare quello che va contro corrente a tutti i costi. Però sfido io chiunque a non essere stato un cuggino o a non aver realizzato articoli fuffa.
Ho letto post di stimati esperti di blogging, che rasentano la simil fuffa. D’altra parte, dico io, non è facile scrivere sempre contenuti di valore. Capita che qualche post non sia proprio di un certo livello. Siamo umani, non super uomini. Persino i grandi come Steve Jobs hanno fatto qualche flop.
Quando iniziamo qualcosa di nuovo, quando usiamo un nuovo programma, quando cambiamo sistema operativo o telefonino, siamo tutti un po’ cuggini.
L’importante è non restare per sempre cuggini. L’importante è non rovinare i professionisti improvvisandosi esperti di qualcosa. L’importante è mantenere l’umiltà di crescere professionalmente ed essere sinceri con se stessi, con i propri clienti o capi e con i colleghi.
Se avete bisogno di un esperto in trasferimento hosting però sia chiaro: NON contattatemi.