Se segui il mio blog saprai con certezza che adoro lo Storytelling, tecnica narrativa che mi appassiona sempre di più, al punto da creare un blog monotematico sulla piattaforma Tumblr. Il link lo trovi alla fine dell’articolo.
Sport e Storytelling, un connubio perfetto!
Che cosa mi piace in particolare dello Storytelling? Raccontare e al tempo stesso trasmettere emozioni.
Senza ombra di dubbio, uno dei momenti più emozionanti in assoluto è l’evento sportivo. Una partita ai Mondiali di calcio, una gara delle Olimpiadi ma anche una partitella giocata nel cortile sotto casa, ogni volta la sfida sportiva contiene gli elementi che un bravo storyteller cerca con attenzione: tensione, rivalità, suspence. Ma anche preparazione, sacrifici, storie personali e tanta umanità.
Nel mondo del calcio c’è una partita in grado di generare tante aspettative: è il derby. Ovvero, la sfida tra due squadre che giocano nella stessa città. Quello di Milano è tra i più famosi in Europa e nel Mondo.
Il derby e il fair play, raccontati da Coca Cola
Il derby del girone di andata si è svolto il 23 dicembre, a ridosso del giorno più buono dell’anno, il Natale. E’ stato un’occasione per Coca Cola di giocare sul tema fair play e condivisione.
L’hashtag usato è #sharethederby, se ti sei perso il video eccolo qui (il video è stato rimosso)
Bello vero? Essendo tifoso di una delle due squadre (non faccio nomi, ma ti dico solo i colori, quelli nerazzurri) non ho potuto trattenere i brividi, in particolare quando un tifoso nerazzurro manda un bacio alla sua rivale rossonera.
Ho vissuto il derby più volte, e posso confermare la magia di un’atmosfera fatta di aspettative e sfottò che non sfociano mai in paura e violenza. Raggiungere lo stadio al fianco di tifosi vestiti dai colori rivali senza essere divisi da poliziotti in stato di guerra è un’emozione senza prezzo, che auguro a tutti gli altri derby italiani.
Ma tornando alla Coca Cola quali sono gli ingredienti utilizzati per realizzare questo bellissimo video?
- Una bella storia, in grado di coinvolgere e immedesimarsi (ogni derby è una storia emozionante)
- Un’idea vincente, semplice da realizzare e semplice da capire (il distributore regala coca cola è geniale!)
- Raccontare la storia senza dilungarsi (la durata del video è giusta, nè troppo corto nè troppo lungo)
- Coinvolgere anche chi non ha vissuto sulla propria pelle certe emozioni, proprio come un film o un libro che parla di paesi lontani e culture diverse dalla propria.
- Non avere necessariamente una morale, un giudizio o una verità assoluta da insegnare. Leggerezza e ironia, questi sono i fari che illuminano le storie più belle!
Coinvolgere anche chi non ha vissuto certe emozioni
Tra i vari punti descritti in precedenza, mi soffermo su uno in particolare. Coinvolgere anche chi non ha vissuto certe emozioni. Ho fatto un test con la mia compagna, assolutamente non tifosa. Non solo di Milan e Inter, ma del calcio in generale. E’ la persona perfetta per “testare” il video di Coca Cola. La sua reazione? Si è emozionata come la tifosa più sfegatata delle due squadre meneghine. Il motivo? Non c’è un’immagine che sia una del campo di calcio. Non c’è un’azione, non c’è un gol, non ci sono i giocatori.
Si raccontano solo le emozioni dei tifosi, delle persone, di gente come noi, anche se non tifiamo Milan o Inter, anche se non sopportiamo il calcio.
[Tweet “I veri protagonisti di ogni #Storytelling sui #SocialMedia sono le persone.”]
Integrazione all’articolo
Su Google Plus ha interagito con me a proposito di questo articolo un’amica, una ragazza che stimo molto e che conoscerai sicuramente. Lei è Sylvia Baldessari, il suo blog è il Piccolo Doge, il suo modo di scrivere ti conquista al volo!
Riporto il suo commento a proposito del video di Coca Cola
Cambiare il tipo di linguaggio e d’immagine attraverso una breve narrazione, perché faccia guadagnare al marchio di un determinato prodotto, divulgando al tempo stesso dei valori da condividere.
Mi piace, c’è una dimensione da esplorare in questo senso e del potenziale tutto da scoprire…